Centro commerciale aperto per dare riparo ai senzatetto

aureliaanticaDare ricovero alle molte persone che vivono per strada e che soffrono il freddo intenso di questi ultimi giorni. E’ questo il motivo che ha spinto il centro commerciale “Aurelia Antica”, in via Aurelia Antica 46 a Grosseto, a decidere di rimanere aperto, a partire da giovedì 19 gennaio anche di notte per mettere a disposizione le proprie gallerie per i senza dimora che potranno, così, trovare un riparo al caldo.

L’iniziativa, realizzata in accordo con l’assessorato al Sociale del Comune di Grosseto, si avvale anche della collaborazione della cooperativa Uscita di Sicurezza, che si occuperà di distribuire bevande calde al momento dell’ingresso e una colazione al mattino. Giacigli, coperte e un servizio di sorveglianza notturna saranno invece garantiti dalla direzione di  “Aurelia Antica”.

“Di fronte a una situazione climatica straordinaria per la nostra città, abbiamo pensato di doverci attivare per fare la nostra parte”, commenta Stefania Ricci di Aurelia Antica shopping center. “Offrendo un riparo al caldo, la possibilità di utilizzare i servizi igienici e un pasto non cambieremo la condizione di queste persone, ma possiamo dare certamente conforto. Ovviamente sarà garantito il normale svolgimento delle attività commerciali e il rispetto dei regolari orari di apertura al pubblico”. 

“Ringraziamo la gestione del centro commerciale e la cooperativa Uscita di Sicurezza per essersi resi disponibili”, dice l’assessore al Sociale del Comune di Grosseto, Mirella Milli. “L’apertura degli spazi di Aurelia Antica si somma alle altre iniziative già messe in atto dal Comune, insieme ad altri soggetti pubblici e privati, per aiutare le persone in difficoltà, dimostrando che la nostra è una città solidale”. 
L’apertura straordinaria delle gallerie è dalle 21 alle 7 del mattino successivo e proseguirà anche nei prossimi giorni, finché le condizioni meteorologiche non miglioreranno. I senza dimora saranno informati di questa possibilità dalla Polizia municipale e dalle altre Forze dell’Ordine, oltre che dai servizi sociali e dai volontari della Ronda della carità.