Nella Notte Visibile della Cultura gli scatti di Immagini di Comunità

Sarà riproposta all’interno dell’edizione 2016 della Notte Visibile della Cultura, la mostra fotografica “Immagini di Comunità”, curata da Carlo Bonazza e realizzata con gli scatti frutto di corso promosso dalla cooperativa Uscita di Sicurezza.

Sabato 24 settembre, in piazza della Palma, dalle 18 alle 1 sarà allestita una speciale esposizione tra gli alberi, simile a quella del rendering di seguito.

RENDERING

“Immagini di Comunità” offre uno  sguardo inedito sulla città di Grosseto e sui suoi dintorni, mostrando scorci e prospettive di luoghi noti da un punto di vista spesso inusuale: quello di persone con vissuti, bagagli e aspirazioni diverse. Gli scatti, infatti, sono stati realizzati da un gruppo di immigrati che vivono a Grosseto, soci e volontari della cooperativa Uscita di Sicurezza nell’ambito del corso di fotografia su smartphone e tablet condotto da Bonazza per il progetto “Metti a(l) fuoco le distanze”. Promosso dalla cooperativa sociale e finanziato dai fondi otto per mille della Chiesa Valdese, “Metti a(l) fuoco le distanze” è un percorso che si è articolato attraverso due diversi ambiti: alcuni incontri di cucina etnica, con laboratori e cene a tema, e il corso di fotografia, pensato per esplorare e mettere a confronto luoghi condivisi e noti, visti da occhi diversi.

“Immagini di comunità” racconta Grosseto attraverso quattro sezioni: “la città” e lo spazio urbano, “il mare”, i “piccoli mondi”, ovvero momenti e oggetti di vita quotidiana, e “noi”, i protagonisti di questo percorso. Il nome della mostra racchiude in sé il senso del progetto: da un lato la volontà di creare intorno alla fotografia un percorso di integrazione, rafforzando un senso di comunità tra le persone con provenienze e storie diverse; dall’altro l’intento di catturare immagini inusuali del nostro territorio e di coloro che lo vivono. La mostra, inoltre, invita interrogarsi sul diverso rapporto che hanno con lo strumento fotografico persone provenienti da differenti contesti culturali.

Ecco alcuni scatti della mostra, già presentata alla Cava di Roselle: